I tumori della pelle sono oggi la forma di cancro più diffusa nella popolazione e tendono a svilupparsi principalmente nelle zone più esposte al sole.
Chi è più a rischio?
La causa principale dei tumori della pelle è il danno alle cellule cutanee provocato dai raggi ultravioletti, ma anche la familiarità e l’aver già avuto tumori della pelle rappresentano fattori di rischio importanti. Inoltre, chi presenta un numero elevato di nei (oltre cinquanta) ha una predisposizione maggiore e dovrebbe prestare particolare attenzione alla prevenzione.
Visita dermatologica e controlli
Effettuare una visita dermatologica è fondamentale per individuare precocemente eventuali neoformazioni cutanee. Riuscire a distinguere tra lesioni benigne e lesioni potenzialmente pericolose permette di intervenire tempestivamente, con ottime possibilità di successo. Durante la visita, il dermatologo esamina con attenzione tutta la superficie della pelle e grazie all’utilizzo del dermatoscopio, può osservare le strutture cutanee più profonde con un’elevata precisione diagnostica di oltre il 30%. Per ottenere un’analisi accurata, è importante presentarsi all’appuntamento con la pelle non abbronzata, priva di trucco e senza smalto.
Una delle domande più frequenti riguarda la cadenza con cui sottoporsi al controllo. In assenza di particolari fattori di rischio, è sufficiente effettuare una visita dermatologica ogni due o tre anni. Tuttavia, in presenza di condizioni specifiche come familiarità, pregressi tumori cutanei o un elevato numero di nei, il controllo dovrebbe essere annuale.
Prevenzione
Anche la prevenzione quotidiana gioca un ruolo chiave. È essenziale utilizzare creme solari con filtri ad ampio spettro, adattando il fattore di protezione al proprio fototipo. Chi ha la pelle molto chiara e tende a scottarsi facilmente, ha bisogno di protezioni più alte, mentre chi ha una carnagione più scura potrà utilizzare prodotti con un fattore leggermente più basso, ma comunque mai inferiore a SPF 20.
Un capitolo a parte merita la protezione dei più piccoli. Nei primi sei mesi di vita, i bambini non dovrebbero essere esposti al sole diretto: la loro protezione dovrà avvenire esclusivamente tramite indumenti adeguati in grado di schermare i raggi UVA e UVB. Successivamente, fino ai tre anni, è comunque sconsigliata l’esposizione diretta alla luce solare. Solo dopo questa fascia d’età si potranno applicare creme solari ad alta protezione, specificamente formulate per la pelle sensibile dei bambini, sempre evitando le ore più calde della giornata.
Prendersi cura della propria pelle significa proteggersi oggi per vivere in salute domani. Una semplice visita può fare la differenza.